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"La prossima Europa"

Segnaliamo un'interessante iniziativa dal titolo "La prossima Europa", organizzata dall'Associazione Alice e prevista per sabato prossimo, 20 febbraio 2016.

 

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"Per una Storia europea nell'era digitale"

Isrec Piacenza in collaborazione con l'Istituto “Parri” di Bologna e Insmli e con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, organizza per l'8 febbraio prossimo, il IV Convegno nazionale sulla storia e il suo insegnamento "Per una Storia europea nell'era digitale".

L'incontro si svolgerà all'Auditorium della Fondazione Piacenza e Vogevano in via Santa Eufemia 12, Piacenza.

Il tema del convegno si interroga sulla possibilità che dall’insegnamento delle Storie nazionali e della Storia europea, così come dalla condivisione capillare delle nuove tecnologie digitali, possa ritrovare forza e ragione un’idea di Europa finalmente unita anche negli obiettivi.

 

Scarica il programma del Convegno

 

La IV edizione del Convegno sulla storia e il suo insegnamento nell’era digitale è il risultato della convergenza di tre sollecitazioni culturali.

La prima: il desiderio di continuare un percorso di ricerca e confronto, avviato negli anni passati, accolto positivamente dai ricercatori e dagli insegnanti. Il Seminario del 2015 si chiudeva infatti con le interessanti relazioni di Enrico Natale e Serge Noiret sulle risorse nel web europeo riferite alla documentazione storica e alle celebrazioni locali inerenti alla I Guerra Mondiale, avviando così una riflessione transnazionale di particolare rilevanza concettuale e didattica sulla digital public history.

La seconda: contribuire alla diffusione del Progetto elaborato dall’Istituto Parri con altri sette partners, tra Università e Associazioni europee, dedicato a “Storia e media. Dal cinema al web. Studiare, rappresentare e insegnare la Storia Europea nell’era digitale”. Il Progetto, che si è aggiudicato la vittoria nell’ambito di “ERASMUS plus azione KA2 – Strategic Partnerships for school educational”, anche avvalendosi delle esperienze degli Istituti storici della rete INSMLI, è il risultato di un lungo percorso di ricerca durato un quinquennio, con il sostegno dell’Assemblea regionale emiliano-romagnola.

La terza: la necessità di confrontarci come public historians e educatori sugli eventi anche drammatici di cui siamo protagonisti come europei, sugli orizzonti e i compiti della public history e dell’insegnamento della storia e della “cittadinanza attiva” nelle scuole del tempo presente.

Mai come oggi l’Europa sembra vicina alla propria dissoluzione. L’Europa si trova di fronte a grandi sfide che sono state prima previste e poi lungamente sottovalutate: il terrorismo, l’immigrazione massiccia, un quadro economico che resterà ancora a lungo incerto, le spinte populiste alimentate dallo scontento diffuso verso la forma democratica e verso l’unione europea. Da parte loro, gli organismi di governo dell’Unione sono bloccati o rallentati dagli interessi nazionali che in prospettiva acquistano forza, anziché perderne. Come possiamo immaginare, in questo contesto, una “storia europea” o, per meglio dire: quale forma dovrà avere una storia europea: la forma di una storia unitaria o il disegno composito delle storie regionali.

Può, allora, ci chiediamo, dall’insegnamento delle Storie nazionali e della Storia europea, così come dalla condivisione capillare delle nuove tecnologie, ritrovare forza e ragione un’idea di Europa finalmente unita anche negli obiettivi?

Sarà pertanto necessario, per quanto riguarda il nostro ambito domandarci in che modo, nei diversi paesi europei, è affrontato lo studio della storia del Novecento e la media literacy; quali le rilevanze storiografiche e le “celebrazioni civili” proposte dai programmi scolastici decisi dai diversi governi e, in particolare, come vengono sviluppati, nei canali della digital public history e nelle scuole, temi ancora cruciali per l’identità comune quali la Shoah, la I e la II Guerra mondiale, la guerra fredda, i problemi dell’attualità?

 

Carla Antonini

(Direttrice Isrec Piacenza)

 

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Tanti Auguri!

A tutti voi i migliori auguri della Fondazione Piacenza Futura!

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Convegno dedicato ai Comandanti Partigiani Prati e Inzani

anpiSegnaliamo un'iniziativa promossa dal Comune di Morfasso, il Comitato Provinciale dell'ANPI di Piacenza e il Museo della Resistenza piacentino, prevista per domenica prossima, 6 dicembre, in occasione della commemorazione dei due Comandanti Partigiani Prati e Inzani.

Alle ore 10, presso il Passo dei Guselli, si terrà l'omaggio alla memoria dei 50 martiri partigiani caduti al Passo dei Guselli e alla Rocchetta. Alle ore 11, invece, al Museo della Resistenza (Sperongia di Morfasso) una conferenza pubblica per ricordare la personalità e l’operato di due comandanti partigiani di origine morfassina: 

- GIUSEPPE PRATI – Comandante della Divisione partigiana “Val D’arda” ricordato da DelioGuarnieri, collaboratore Museo della Resistenza;

- PIETRO INZANI – Componente del Comando militare della XIII Zona  caduto in combattimento il 3.12.1944 - Medaglia d’Argento al Valore militare, ricordato da Stefano Pronti, presidente prov.le dell’Anpi

 

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Qualche foto di "Questa vita, questa terra..."

Vi proponiamo qualche scatto dell'incontro dello scorso giovedì "Questa vita, questa terra..", organizzato da Piacenza Futura in collaborazione con l'Associazione Alice. Ospiti Pierluigi Bersani e il giornalista Vito Mancuso, coordinati dalla teologa Donata Horak. La serata prendeva spunto proprio dall'ultimo libro di Mancuso "Questa Vita" in cui si propone una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene.

Una serata partecipata e molto apprezzata.

 

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Questa vita, questa terra...

Fondazione Piacenza Futura e l'Associazione Alice vi invitano giovedì 5 novembre all'incontro "Questa vita, questa terra..." Un confronto tra teologia e politica sulla salveza del creato con Vito Mancuso e Pierluigi Bersani.

 

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