Un delitto fascista. A 100 anni dall’uccisione di Gaetano Lupi: la presentazione del libro di Mauro Ferri

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L’evento, organizzato dalla Cooperativa Lupi con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e Fondazione Piacenza Futura, si è svolto a 100 anni esatti dall’assassinio di Gaetano Lupi per mano dei fascisti.

Locandina_PresentazioneLibro.jpgSabato 19 marzo 2022 si è tenuta a Piacenza, alla Cooperativa Lupi, la presentazione del libro Un delitto fascista, scritto dal giornalista di PiacenzaSera.it Mauro Ferri e pubblicato da Officine Gutenberg.
Gaetano Lupi, giovane vogatore della “Vittorino da Feltre” di famiglia socialista, fu ucciso proprio sotto la casa dei genitori in via Taverna il 19 marzo 1922 al termine di una giornata di festa, in cui a Piacenza si era celebrata la Fiera di San Giuseppe.
La morte di Gaetano Lupi suscitò un cordoglio vastissimo: ai suoi funerali parteciparono tutti gli operai di Piacenza, molti dei quali vivevano proprio nel cosiddetto “rione rosso”, quella porzione di città che da piazza Borgo si spingeva fino alla barriera Taverna.
Secondo Ferri, quelle esequie rappresentarono una sorta di cesura storica, l’ultimo sussulto prima della resa completa della città al fascismo.

Al di là del racconto di questa vicenda tragica, il libro ricostruisce il clima politico e sociale caratterizzato dalle forti tensioni che favorirono l’affermazione violenta del fascismo.Presentazione_libro.jpg
A partire dalle fonti giornalistiche del tempo l’autore compie un piccolo viaggio in un passato liquidato un po’ troppo in fretta, con tanti protagonisti del tempo che vennero coinvolti, il primo sindaco socialista di Piacenza Ferruccio Tansini, il ras del fascismo nascente Bernardo Barbiellini Amidei, e soprattutto gli abitanti di Strà Levata, quegli stessi che alla fine della Seconda Guerra Mondiale decisero di far rinascere la cooperativa chiusa dai fascisti per intitolarla a Gaetano Lupi per conservarne la memoria.

La presentazione, organizzata con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 e Fondazione Piacenza Futura, ha visto i contributi di Iara Meloni, ricercatrice storica all’Università di Milano, di Romano Repetti, presidente Anpi, e del presidente di Città Comune Gianni D’Amo, che ha scritto la prefazione del libro.

 

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